Comunicato della Consulta sullo sfratto dell’Istituto Storico per il Medioevo – Roma
La Consulta di Topografia Antica apprende con sconcerto la notizia dello sfratto ingiunto dal Comune di Roma all’Istituto Storico per il Medioevo, un’istituzione di rilevanza internazionale fondata nel 1883 per regio decreto, dotata di un patrimonio librario aperto al pubblico di straordinario valore (più di 100.000 volumi) e promotrice di iniziative culturali ed editoriali di fondamentale interesse per tutti gli studi storici.
Non si comprende infatti né la motivazione – un presunto debito di entità modesta – né la modalità perentoria della comunicazione. Un simile provvedimento non può che causare una ricaduta di immagine deleteria sul Comune di Roma, che sembrerebbe mostrare disinteresse se non ostilità per la sorte di una delle istituzioni più prestigiose della cultura italiana, tra quelle che operano nel suo territorio di competenza.
La Consulta auspica dunque che il Comune di Roma riconsideri con urgenza il suo provvedimento rivedendolo radicalmente, in maniera da dare supporto e non ostacolo a un ente di tale livello culturale, e che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da cui dipende l’Istituto, intervenga con prontezza e decisione in suo sostengo, in un momento che vede minacciata la sua stessa esistenza.
mi associo alla petizione contro lo sfratto dell’Istituto storico per il Medioevo dalla sede presso l’oratorio dei Filippini alla Chiesa Nuova a Roma
Ho già firmato la petizione di Emergenza Cultura e aderisco a questa. Sono particolarmente “affezionata” all’Istituto Storico del Medioevo anche per il fatto di aver frequentato, per molto tempo, la straordinaria biblioteca quando, negli anni Sessanta – Settanta, lavoravo alla redazione della cartografia archeologica del territorio di Viterbo. Quando un’istituzione e una biblioteca chiudono è sempre un lutto, a maggior ragione quando si tratta di un unicum.